Faraglioni di Capri

CAPRI

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I FARAGLIONI DI CAPRI

faraglioni di capri da torre saracena

Il nome Faraglioni deriva probabilmente dalla parola greca "pharos", che significa faro: in epoca antica per guidare la navigazione venivano usate le alture vicino alle coste come fari, mettendo sulle loro cime dei fuochi di segnalazione da mantenere accesi durante la notte.
I marinai greci e romani appena potevano navigavano a vista delle coste, a causa delle ridotte dimensioni delle navi, dei pirati e per meglio orientarsi. Ma questo li esponeva ad altri pericoli, poiché sbattere contro secche o scogli e naufragare non era poi così raro: da qui la necessità di segnalare gli scogli fuori costa. I Faraglioni di Capri, sono classificati a prima vista in tre picchi rocciosi posizionati a sud-est dell’isola, famosi in tutto il mondo grazie alla suggestiva e storica panoramica offerta dai giardini d'Augusto.

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I faraglioni sono tre: il primo è il Faraglione di Terra (noto come Saetta), che è l’unico ancora unito alla terraferma, è il più elevato con i suoi 109 metri.

Il secondo è il Faraglione di Mezzo (chiamato anche Stella), è quello in cui è presente la cavità al centro, una galleria naturale lunga 60 metri, che lo attraversa per intero, raggiunge un’altezza di 81 metri.

Il terzo è il Faraglione di Fuori (o Scopolo cosi chiamato dal latino (scopulum = scoglio), cioè promontorio sul mare, che raggiunge un’altezza di 104 metri.

Oltre ai celebri tre Faraglioni troviamolo Scoglio del Monacone. Lo Scoglio del Monacone ha questa denominazione, in quanto fino al secolo scorso nelle acque antistanti si poteva ammirare la foca monaca, da cui ha preso il nome, appunto dalla foca monaca mediterranea, presente nelle acque dell'isola fino al 1904 quando l'ultimo esemplare fu ucciso a Palazzo a Mare. Sullo Scoglio del Monacone sono presenti delle mura di epoca romana, considerate - senza ragione - i resti della tomba di Masgaba, l'architetto dell'imperatore Augusto, per cui è nota anche come l’Apragopolis Augustea.